
Meglio un no oggi, che un sito morto domani. Il mio lavoro è dare vita a ciò che non è destinato a morire prima ancora di nascere.
Yuliya Pivnyak
Ho notato una strana ricorrenza: quattro volte su quattro, ogni volta che un potenziale cliente è arrivato con la parola “Luxury” nel nome del progetto, la storia è finita male.
Il copione è sempre lo stesso:
Budget low cost, ambizioni da cinque stelle.
Idee “chiare”, ma in realtà confuse.
Copia-incolla del concorrente (con annessi errori di quindici anni fa).
Zero personalità, poca educazione professionale, nessuna comprensione del concetto di autore o di standard di qualità.
Alla domanda “Qual è l’obiettivo del sito?”, la risposta tipica è:
“Obiettivo? Nessuno. È solo un sito e basta.”
E lì scatta la nostra battuta da designer:
“Ok, allora mettiamo uno specchio in homepage: così il cliente che entra vede solo se stesso.”

Perché dico no
Il bello del mio lavoro – e il motivo per cui ho scelto l’autonomia – è godermi ogni progetto su misura, sapendo che il cliente, alla fine, sarà davvero felice e soddisfatto.
Per me il sito non è “solo un sito”: è un cliente digitale.
Non fatto di ossa e carne, ma di pagine, stile, tono personale e obiettivi chiari.
Un cliente che entra online con un piede deciso e inizia a spaccare il mondo, perché dietro c’è qualcuno (io) che ama scavare, cercare, progettare soluzioni migliori sotto ogni aspetto: creatività, marketing, design e budget dedicato.
Chi mi affida un progetto sa di ricevere qualcosa di unico, come una borsa di alta sartoria:
non Gucci, non la copia cinese di “Ghiucci”.
Un pezzo autentico.
E come nella vita: non ci si sposa con chi capita, ma con chi ami.
Io e il “Luxury” made in China non ci ameremo mai.
La mia regola
Preferisco essere esigente e selettiva, ma godere e far godere, piuttosto che svendermi e poi pentirmene.
Anzi, quando vedo una prospettiva reale, sono io la prima a investire nei progetti: tempo, idee, perfino risorse mie.
Perché se il progetto è valido, i frutti arrivano per entrambi.
Con chi invece lavoro volentieri
Dico sempre sì a chi ha:
idee chiare oppure il desiderio di trovarle;
personalità, o la voglia di costruirla;
consapevolezza che online serve una direzione, anche senza testi, materiali o colori già pronti;
fiducia nel professionista, perché sei qui proprio per fare ciò che non sai fare tu;
la volontà di investire invece che “risparmiare”, per poi raccogliere crescita reale.
Questi sono i clienti che entrano dalla mia porta e ne escono con un progetto che non è un sito qualsiasi, ma una piattaforma di reputazione e identità digitale.






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